Finalmente è arrivato il momento di preparare la Gran Cru della brewferm, una doppia produzione visto che normalmente il preparato è per 9 litri, mi sono procurato 2 barattoli per farne 18, la ricetta originale prevede l'aggiunta di 500 g di zucchero, ma per questa prova ho provveduto a fare non poche modifiche alla solita procedura.
La prima novità è nel l'utilizzare una acqua differente da quella del rubinetto, mi sono procurato una stagna da 15 litri e dopo averla accuratamente satinizzata mi sono diretto ad una fonte della zona di prato, l'ho bollita e raffeddata e successivamente rimessa nella stagna, risciacquata ovviamente, il giorno dopo ho cominciato con i preparativi e con la pesa degli ingredienti, 15g di coriandolo, 15g di buccia di arancia dolce, 15g di luppolo Stirian Goldin, 200 g di zucchero candito chiaro, 100 g di zucchero da cucina e 1 kg di estratto di malto.
Porto ad ebollizione 7,5 litri d'acqua ed aggiungo il kg di estratto e aggiungo il coriandolo la buccia d'arancia e il luppolo in una sacca da luppolo al mosto in ebolizione per 10 minuti, finito questo spengo il fornello e aggiungo lo zucchero sia candito che da cucina, una volta che si è sciolto tutto metto a raffreddare nel lavello con bottiglie di acqua ghiacciata e ghiaccioli da trasporto, nel mentre in una bottiglia metto 200ml di acqua( sempre di fonte ) con 2 cucchiai di zucchero e ci aggiungo due bustine di lievito Safbrew T-58 agito e attendo che il mosto si raffreddi, arrivato ad una temperatura di 23-24 metto nel fermentatore con il resto dei litri che mancavano per arrivare ai 18, misuro la densita e come OG è 1081.
Dopo tre giorni di fermentazione esagerata, con una produzione di schiuma almeno di 7-8 cm, ora sempra si sia calmata un attimo e procede con una fase più tranquilla, ho comunque avuto delle difficoltà con la temperatura, sia perchè esternamente il giorno è stato 3 giorni di bel tempo e temperatura esterna sopra i 20 gradi, sia perchè la fermentazione ha sviluppato una notevole temperatura, portando anche ad una punta di 23 gradi per alcune ore, ora comunque si è stabilizzata sui 21° e penso di tenerla così per tutto il resto della fermentazione, staremo a vedere nel tempo come cambia, l'unica pecca è che per berla ed assaggiar eadeguatamente questa produzione dovrò aspettare a dopo l'estate, almeno 6 mesi ...... :-(
venerdì 25 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
Assaggio dell'Impala e Imbottigliamento di PanGEA
In questi giorni ho assaggiato l'impala per vedere come procede la sua maturazione, è passato circa 20-25 giorni dall'imbottigliamento e ancora probilmente non è ancora matura del tutto, all'aspetto comunque si presenta molto bene, il colore è sempre più limpido e leggermente ambrato, la sua carbonazione è un pò superiore allo stile, devo migliorare su questo aspetto, all'assaggio presenta pochissimo amaro nonostante sia una ipa, probabilmente i kit non riescono a trattenere gran che di amaro nel loro procedimento, direi più che è molto più dolce che amara, la corposità invece è ottima, il giusto compromesso sarebbe arrivato con una nota di amaro più marcata, ma probabilmente riuscirò a raggiungere questo solo nelle E+G, per ora attenderò varie modifiche nel tempo di questa produzione.
Oggi ho imbottigliato l'ultima birra che avevo nel fermentatore, una ale chiara, che poi molto chiara non è, dopo il primo travaso effettuato ad una densità di 1015 ho atteso una buona attenuazione che non si è presentata per niente, infatti per 5 giorni la densità è rimasta invariata, nonostante aumenti graduali di temperatura, quindi stanco di aspettare ho winterizzato e imbottigliato con una attenuazione del 63% e ho fatto un priming di 90g di zucchero da cucina così da evitare forse qualche indesiderato scoppio di bottiglie... speriamo....la gradazione finale è si soli 3,8 % di vol che avranno sicuramente un eccessivo corpo considerando una bassissima attenuazione, non saprei comunque dire quale sia stata la causa di tutto ciò, forse il tempo, forse il kit prevedeva di suo una bassa attenuazione o l'eccessivo fondo che ho avuto nel primo travaso (oltre un cm di altezza di robaccia) o la temperatura di 19° oppure questo maledetto cambio di stagione e temperature...boh... prevedo una nuova birra a breven non credo di tenere più di 5-6 giorni le bottiglie nella cella per la seconda fermentazione, preferisco che la facciano piano piano nelle loro scatole nel fondo della cantina : D .
Alla prossima cotta!
Oggi ho imbottigliato l'ultima birra che avevo nel fermentatore, una ale chiara, che poi molto chiara non è, dopo il primo travaso effettuato ad una densità di 1015 ho atteso una buona attenuazione che non si è presentata per niente, infatti per 5 giorni la densità è rimasta invariata, nonostante aumenti graduali di temperatura, quindi stanco di aspettare ho winterizzato e imbottigliato con una attenuazione del 63% e ho fatto un priming di 90g di zucchero da cucina così da evitare forse qualche indesiderato scoppio di bottiglie... speriamo....la gradazione finale è si soli 3,8 % di vol che avranno sicuramente un eccessivo corpo considerando una bassissima attenuazione, non saprei comunque dire quale sia stata la causa di tutto ciò, forse il tempo, forse il kit prevedeva di suo una bassa attenuazione o l'eccessivo fondo che ho avuto nel primo travaso (oltre un cm di altezza di robaccia) o la temperatura di 19° oppure questo maledetto cambio di stagione e temperature...boh... prevedo una nuova birra a breven non credo di tenere più di 5-6 giorni le bottiglie nella cella per la seconda fermentazione, preferisco che la facciano piano piano nelle loro scatole nel fondo della cantina : D .
Alla prossima cotta!
venerdì 11 marzo 2011
PanGEA un kit da 3 kg
Nell'attesa dell'assaggio della precedente creazione, il 09 marzo ho messo nel fermentatore una Great Eastern Ale della Woodforde's, un kit da 3 kg già pronto che non necessita di aggiunte, il lievito che ho utilizzato stavolta è invece il s-04 differenziando il lievito dalle precedenti produzioni, in modo da osservarne le varie tipologie, non c'è da dire molto della produzione, il lievito è stato reidratato come al solito in una bottiglia da 0,5l con circa 0,1 l di acqua un cucchiaio di zucchero e il lievito, dopo mezz'ora aveva già due dita di schiuma, il preparato invece l'ho messo in acqua calda per scioglierlo meglio, poi tutto nel fermentatore, il lievito ha dovuto aspettare un'oretta prima dell'inoculo, avevo messo troppa acqua calda nel fermentatore e non sono riuscito ad abbassare velocemente la temperatura, ora a distanza di pochi giorni tengo una temperatura costante di 20° nella cella e ho notato un residuo di schiuma alto almeno 3-4 cm sopra al livello del mosto, quindi la fermentazione è in via di sviluppo...a presto per aggiornamenti
lunedì 7 marzo 2011
L'Impala
Sull'onda della precedente produzione il 17 febbraio ho prodotto un' IPA della Brewmaker, utilizzando un lievito US-05, con 700 g di zucchero e 500 g di estratto di malto, la fase di produzione e la bollitura ho proceduto come la precedente birra, tranne che la bollitura è stata appena pronunciata, poi tutto raffeddato e messo nel fermentatore, il lievito si era reidratato in modo splendito con una schiuma di almeno 4 cm, la OG iniziale è stata di 1046, un aumento portato sicuramente dall'aggiunta dell'estratto, il 5° giorno aveva una densità di 1018 quindi ho preparato il secondo fermentatore per il travaso del giorno successivo, dopo altri 5 giorni la densità era stabile sui 1010 quindi ho provveduto a winterizzare, aiutandomi con due bottiglie di acqua ghiacciata messe dentro alla cella che hanno portato la temperatura del mosto in 24 ore dai 20° ai 8° , l'imbottigliamento è avvenuto il 27 febbraio con in priming di 170 g di zucchero di canna, per un totale di 29 bottiglie, 25 da 0,75 e 4 da 0,5, ho provato con una bottiglia da 0,75 l a metterci il mio manometro casalingo mah dopo un paio di giorno mi sono accorto che non riusciva ad trattenere le perdite quindi ho provveduto a ristappare e ritappare con un tappo normale.
domenica 6 marzo 2011
L'assaggi di Bitterial
Una piccola bottiglia da 0.50 l portata in casa e messa nelfrigo dopo soli 10 giorni, stappata la sera prima di mangiare per farci un piccolo aperitivo e assaggiare questa nuova tipologia di produzione, con tutte queste diverse componenti che dovrebbero migliorare il prodotto finale....
..non potete immaginarvi la mia espressione di stupore, come se fino al giorno prima aveste bevuto solo vini in cartone e tutto un tratto avete aperto un borgheri o un brunello...non c'è paragone...finalmente un pò di sforzi vengo premiati, una birra buona anche se con soli 10 giorni alle spalle già più buona e bilanciata delle precedenti, i lieviti che si sentivano con le precedenti birre sono improvvisamente affievoliti, se ne risente solo qualche idea nella parte finale della bottiglia, la secchezza delle precedenti birre è scomparsa facendo spazio ad un buon compromesso nel corpo della birra.
Nel tempo si è evoluta ancora con dei miglioramenti nel gusto e un miglior affinamento, col l'assaggio di altri prodotti mi sono però accorto che la mia piccola è un pò dolce, gli manca un pò di amaro nel complesso, questo comunque penso derivi soprattutto dal fatto che un kit può avere solo una minima parte di amaro nel suo complesso e avendo magari a disposizione un pò di luppolo nel proseguo delle mie produzioni potrei provvedere ad una piccola infusione, per vedere di dare quel tocco in più... ma ancora non è il momento.
PS: devo notare il notevo miglioramente anche nel lavoro della cella che piano piano riesco a tenere sempre più sotto controllo ad una determinata temperatura.
..non potete immaginarvi la mia espressione di stupore, come se fino al giorno prima aveste bevuto solo vini in cartone e tutto un tratto avete aperto un borgheri o un brunello...non c'è paragone...finalmente un pò di sforzi vengo premiati, una birra buona anche se con soli 10 giorni alle spalle già più buona e bilanciata delle precedenti, i lieviti che si sentivano con le precedenti birre sono improvvisamente affievoliti, se ne risente solo qualche idea nella parte finale della bottiglia, la secchezza delle precedenti birre è scomparsa facendo spazio ad un buon compromesso nel corpo della birra.
Nel tempo si è evoluta ancora con dei miglioramenti nel gusto e un miglior affinamento, col l'assaggio di altri prodotti mi sono però accorto che la mia piccola è un pò dolce, gli manca un pò di amaro nel complesso, questo comunque penso derivi soprattutto dal fatto che un kit può avere solo una minima parte di amaro nel suo complesso e avendo magari a disposizione un pò di luppolo nel proseguo delle mie produzioni potrei provvedere ad una piccola infusione, per vedere di dare quel tocco in più... ma ancora non è il momento.
PS: devo notare il notevo miglioramente anche nel lavoro della cella che piano piano riesco a tenere sempre più sotto controllo ad una determinata temperatura.
mercoledì 2 marzo 2011
Si comincia con le aggiunte e modifiche (3° cotta, Bitterial)
Finita la fase di pratica delle varie procedure della produzione delle birre da kit, realizzata in maniera buona la camera di fermetazione e testata con la seconda cotta, si può partire a fare delle birre seriamente sperimentando le varie aggiunte, modifiche, lieviti e ecc ecc
il lievito in in fase di reidratazione |
la fase di bollitura |
pronto per fermentare |
i residui dopo il primo travaso |
A poi per l'assaggio
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